DCPM 13 ottobre 2020: cosa cambierà nel mondo dell’animazione?

Voglio cominciare questo articolo con una premessa che mi sta molto a cuore, che ti fa capire cosa penso realmente di questa situazione.

PREMESSA IMPORTANTE

Sono pienamente cosciente che questa sia una situazione molto grave per il settore dell’animazione: siamo veramente nella merda.
Purtroppo però non sono abbastanza competente per giudicare se quello che stanno facendo sia giusto oppure no.

Non ho competenze in merito per:

  • Dire se la mascherina serva oppure no
  • Giudicare se il divieto di feste sia veramente utile al contenimento del virus
  • Dare opinioni di merito su “30 persone sono poche o tante”, “100 posti a teatro sono pochi”

Inoltre, non mi sento così sereno nel giudicare tutti i miei colleghi: si sono comportati bene? Hanno fatto il giusto?

Non lo so, ognuno ha una sua coscienza. In questo articolo quindi ti racconterò quello che ho letto, cosa ho capito e cosa penso si possa fare.

Buona lettura.

Alcune indicazioni sull’analisi del decreto

Cominciamo a parlare del decreto, e prima di farlo devo raccontarti 3 aspetti fondamentali della mia analisi: le fonti, l’atteggiamento del decreto e il cappello bianco.

La fonte: il sito del governo

Mi sono stati girati, nei giorni seguenti, decine di messaggi con link, foto, decreti anche nel gruppo fb “Sos animazione” (gruppo a cui puoi iscriverti cliccando qui), che ovviamente abbiamo prontamente evitato di pubblicare.
Non ha alcun senso mettere paura, analizzare, fantasticare su qualcosa che non è ufficiale. E anche quando qualcuno dice “Fonte Repubblica” è, purtroppo, una fonte non attendibile perché il decreto non era ancora uscito. Il loro business è un altro e molti cascano nel loro gioco.

La mia fonte è stata solo e soltanto una: il decreto ufficiale e il suo allegato, preso direttamente dal sito del governo.

Puoi scaricarlo direttamente a questo link, ti consiglio di leggerlo e farti un opinione tua. Ci vorrà una mezzora, ma ha senso farlo.
LINK: -> http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-il-presidente-conte-firma-il-dpcm-del-13-ottobre/15385#documenti

Se invece vuoi scaricarlo, eccolo allegato qui sotto in PDF

L’atteggiamento del decreto

L’atteggiamento che ho trovato nel decreto, come anche in altre occasioni, è stato quello di dare una linea guida, ma di rimandare molto spesso alle regioni. Se deciderai di leggerlo, troverai alcune frasi tipo “a patto che la regione abbia…”

Questo lascia sempre molto spazio alle regioni e quindi possiamo aspettarci una situazione che possa mutare anche localmente.

Il cappello bianco

Già te l’ho anticipato nella premessa, ma se non fosse chiaro voglio ribadire il concetto. Analizzerò tutto mettendomi “il cappello bianco”, che è un’espressione usata nel libro “Sei cappelli per pensare” (ti lascio il libro qui sotto)

In breve, quando analizzi un problema devi ragionare come se fossi diverse persone: quello creativo, quello pessimista, quello che analizza solo i fatti ect.

In questo metodo ti metti il cappello bianco quando analizzi i fatti senza dare opinioni personali, ed è esattamente quello che farò nelle prossime righe.

Aggiungerò ovviamente mie considerazioni personali non rivolte al decreto, ma a quello che un’agenzia di animazione, un parco giochi o un negozio per il party può o non può fare.

Tutti gli articoli analizzati

Cominciamo allora ad analizzare punto per punto gli articoli che ci interessano, ricordandoti che non sono un tecnico: DEVI VERIFICARE tutto quello che ti dico con un consulente esperto in quell’ambito.

Articolo 1: indicazioni sulle mascherine

Fin qui niente di nuovo: dobbiamo indossare tutti le mascherine, all’aperto, a meno che non si rientri in una attività sportiva, in una categoria disabile o sotto i sei anni. Anche quando sei a casa.

Anche se non c’è un granché da dire, questa stretta fa passare la voglia alle persone di festeggiare.

Articolo 1.6 C: Svolgimento di attività ludiche e ricreative

Ho deciso di analizzare nel dettaglio questo punto, che per quanto siano veramente poche righe, porta con se un allegato molto importante.

Qui si giocherà la battaglia fondamentale di chi saprà leggere con i giusti occhi questo punto, magari cambiando la propria offerta commerciale.

In sostanza ci viene detto che è SEMPRE CONSENTITO l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative anche non formali, al chiuso o all’area aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli…

A spanne, un parco giochi è un’attività ludica: quindi qui c’è uno spazio operativo.

Allegato 8: la premessa di rischio

Questo articolo ricorda perfettamente quello che è successo con i centri estivi: ne ho parlato nell’articolo “Decreto cura Italia: animazione e centri estivi”

In sostanza si da atto che c’è un possibile rischio, che va ridotto, ma che viene preso. Dovrai essere bravo a gestirlo al meglio se organizzerai attività ludiche.

Allegato 8: La divisione

L’allegato viene poi diviso in due tronconi:

  • Riapertura di parchi giochi e giardini pubblici
  • Realizzazione di attività ludico ricreative

Tratterò, da ora in poi, i due tronconi in maniera diversa dove necessario. La cosa che mi colpisce (cerchiata di arancione nella foto precedente) è che vengono chiaramente indicati gli animatori, questo può essere un buon punto di partenza.

Mi immagino che un progetto come quello di Martina Di Giulio, Officine Kids sia perfettamente coerente con questo decreto: è un progetto dove Martina propone attività di laboratorio ludico ricreative (qui la pagina ufficiale)

Stessa cosa, mi ricordo di un’attività organizzata da Maria Josè Carral San Laurenao (CHICA) con i bambini in bicicletta.

Dopo essersi confrontati con il proprio consulente secondo me queste sono attività molto sensate che potranno essere fatte.

Ovviamente l’allegato del decreto approfondisce tutte le procedure: dalla pulizia, i pasti, il numero degli accompagnatori, ect.

Mi sembra superfluo analizzarli qui 🙂

Articolo 1.6 M: Spettacoli aperti al pubblico

Gli spettacoli possono essere tranquillamente fatti, con le limitazioni del caso. Quindi in realtà chi vive di teatro può continuare a fare senza problemi il suo lavoro.

Il problema, però, come discusso più volte con Marco Zoppi, un amico e un professionista doc (qui il suo sito se non lo conosci), è che non è economicamente sostenibile fare uno spettacolo perché ha i costi a pieno regime ma con gli incassi al 20%: la baracca non si regge e questo settore sta morendo.

Articolo 1.6 N: LE FESTE O.o

Porca troia si può dire? L’ho detto!

Ancora una volta non giudico, ma analizzo la questione:
Questo articolo metterà veramente fine al nostro lavoro per i prossimi 30 giorni (tempo teorico del decreto, ma che potrebbe tranquillamente essere prolungato).

In particolare, il decreto ci segnala:

  • No sale da ballo, discoteche e locali
  • No feste luoghi aperti o chiusi
  • Si a cerimonie massimo 30 persone (un matrimonio di 30 persone lo voglio proprio vedere)

Questo ovviamente farà si che nessuno festeggerà nel prossimo periodo.

Giorgia Salvini di Giocosa Animazione ci ricorda che il decreto dice “fortemente raccomandato di evitare feste in casa”

Ed io sono molto d’accordo con la sua lettura, probabilmente le mamme faranno questo:

  • Festa a casa
  • Invito 5/6 bambini
  • Stop

Questo però non risolve il problema principale, che non è tanto se quella mamma festeggerà oppure no, ma è se sarà disposta a spendere dei soldi per i nostri servizi.

Partendo dal presupposto che l’animazione non può essere fatta, credo che l’allestimento sia l’unico servizio vendibile ad oggi.

Articolo 1.6 DD: Attività commerciali

Se invece nel tuo business c’è un negozio e vendi palloncini e tutto per il party, allora in questo articolo troverai poco di nuovo per te. Potrai continuare a fare il tuo lavoro.

Mi chiedo quanta gente verrà, ma se sarai in grado di fare una comunicazione adeguata secondo me riuscirai a sopravvivere alla pandemia.

Che ne sarà di noi?

Che cosa fare, amico mio, io non so dirtelo. Ti parlo con il cuore il mano: sarà lunga, sarà difficile.

Lo avevo scritto in questo articolo “http://www.metodokids.it/discorso-conte-26-04-e-agenzie-di-animazione/#La_fine_del_tunnel_e_lontana” e sono molto d’accordo con la conclusione che scrissi 6 mesi fa.

Cosa devi fare?

Anche qui, amico mio, non posso risponderti. Non so dirti cosa devi fare, perchè non lo sa nessuno. Forse una cosa si, quella devi farla: non devi mollare.

Devi uscire da questo periodo più forte di prima, perché arriveranno periodi migliori.

Cosa sta facendo Emanuele Davenia?

Se non posso dirti cosa fare, posso dirti cosa sto facendo io da diversi mesi ormai. Te lo dico per raccontarti su cosa mi sto concentrando, su cosa sto lavorando sperando che, magari, ti sia di aiuto.

Mi sto concentrando, più di prima, alla formazione. Sembra quasi un caso ma proprio ieri ho cominciato a leggere questo libro: Non si abbandona mai la battaglia.

Con Giorgia stiamo lavorando molto su alcuni progetti on line, in particolare la redazione di alcuni articoli che spiegano come usare meglio i nostri prodotti.

Insieme a Eleonora, ultima stagista salita sul carro kids, stiamo portando avanti alcuni siti verticali sui nostri prodotti e stiamo continuando a scrivere tantissimo, programmando tutti i nostri portali e blog (abbiamo già chiuso il 2020).

Ne parlavo con Francesca Neri (se non la conosci ecco il suo sito) proprio stamattina, davanti ad un caffè: per me non ha senso sforzarsi di raccogliere le briciole. Preferisco continuare a lavorare su quello che è il mio, sapendo che i risultati arriveranno successivamente.

So che per molti, questo è una cosa lontana e spesso non si ha la consapevolezza di quello che realmente si possa fare. Ma anche tu puoi lavorare su questi aspetti, cercando di documentarti al meglio.

Ti segnalo, ad esempio, il nuovo sito di Lorenzo Torres (https://www.lorenzotorres.com), una persona di cui ho molta stima che durante la pandemia ha deciso di studiare e fare da se il suo nuovo sito. Sicuramente avrà perso tanto durante la pandemia, ma ha cercato di fare il meglio.

Per continuare a fare ciò ho ovviamente dovuto sistemare la situazione finanziaria, chiedendo il famoso 25% del fatturato: conto di perdere almeno 3.000€ al mese per i prossimi 4-5 mesi: e questi soldi vanno coperti da qualche parte. (Trovi il post sul gruppo SOS animazione, “FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE: LA MIA STORIA“)

Cosa NON farà Emanuele Davenia?

Ecco, questo voglio dirtelo chiaramente: non farò niente di nuovo. Non farò manifestazioni, non farò gruppi per protestare, non farò nuove associazioni di categoria. Il motivo? eccolo qua sotto. In bocca al lupo!

Non sprecare tempo nel cercare di cambiare le regole del gioco: un giocatore deve conoscerle e sfruttarle a proprio vantaggio. Non sprecare tempo ed energie fuori: lavora duramente su te stesso e sulla tua azienda. Attendiamo tempi migliori, perchè torneremo a festeggiare, ma non domani.

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